Musei

Oltre alle straordinarie bellezze archeologiche e architettoniche, Roma offre inestimabili collezioni d’arte, patrimonio delle numerose famiglie gentilizie che influenzarono la politica, anche culturale, della città nel corso dei secoli. Orsini, Conti, Frangipane, Caetani, Colonna, Savelli, Della Rovere, Riario, Medici, Farnese, Borghese, Barberini, Pamphilj, Aldobrandini, Ludovisi, Braschi, Corsini, Rospigliosi, Torlonia, sono solo alcuni dei nomi legati al destino di Roma.

Avidi predatori di opere d’arte ma anche raffinatissimi collezionisti, dettarono mode, chiamarono i migliori artisti alle loro corti, acquistarono e restaurarono gli inestimabili pezzi che dal ‘500 in poi venivano fuori dai sotterranei di Roma, commissionarono la produzione di copie d’autore, imitando gli usi delle antiche famiglie patrizie romane e gareggiando tra loro nell’esibizione delle collezioni più ricche e prestigiose.

Le fatiche e le ambizioni di questi signori, che non finiremo mai di ringraziare, hanno donato a Roma capolavori unici che possiamo visitare allestiti negli splendidi contesti archeologici o ancora disposti negli spazi di quei palazzi che li accolsero sin dall’inizio.

Partenza: Tutti i giorni tranne il lunedi

Singoli o piccoli gruppi possono corcordare orari di partenza personalizzati

AM: 9.30 Orario di inizio per tour privati e per piccoli gruppi

PM: 1.30 Orario di inizio per tour privati e per piccoli gruppi

Galleria Borghese

Uno dei luoghi più visitati a Roma nonché una delle più prestigiose raccolte d’arte esistenti, la Galleria Borghese riceve 1700 visitatori al giorno e non ha bisogno di presentazioni. Allestito nella villa del famigerato, avido e raffinatissimo collezionista Scipione Borghese, il museo custodisce il maggior numero di dipinti caravaggeschi. E non solo. Dai più prestigiosi gruppi scultorei di Bernini (Apollo e Dafne, Il ratto di Proserpina, Enea e Anchise, La verità svelata dal tempo) alla Paolina Borghese di Canova ai capolavori di Raffaello, Correggio, Rubens, Carracci, Reni, Lorenzo Lotto, Antonello Da Messina, Guercino, Tiziano: qui il visitatore rischia la sindrome di Stendhal! La passeggiata nel meraviglioso parco pubblico circostante, prediletto dai romani, completa la visita.

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200,00 €

esclusi i biglietti di ingresso

Palazzo Barberini (Galleria Nazionale d'Arte Antica)

Une delle più prestigiose collezioni d’arte europee esposta nella “Reggia del sole”, come era chiamato il palazzo di Maffeo Barberini, simbolo del potere politico, economico e culturale del casato. Prototipo del palazzo barocco romano, superò di gran lunga le già lussuose residenze patrizie della città eterna. L’assoluta luminosità della facciata su via delle Quattro Fontane, alla progettazione della quale parteciparono architetti del calibro di Maderno, Bernini e Borromini, e quella dell’immenso atrio voltato che immette agli incantevoli giardini all’italiana varrebbero già il prezzo del biglietto, e invece sono solo un passaggio preparatorio alle meraviglie della galleria: oltre alla volta trionfante di Pietro Da Cortona che decora il soffitto del salone più grande e barocco del palazzo, restiamo senza fiato di fronte a Giuditta e Oloferne di Caravaggio, la Madonna con bambino di Filippo Lippi, Cristo e l’adultera di Tintoretto, Et in Arcadia ego di Guercino, Enrico VIII di Holbein, S. Francesco di Ribera, Beatrice Cenci di Guido Reni nonché alla Fornarina di Raffaello, fiore all’occhiello della collezione e uno dei dipinti più celebri della storia dell’arte.

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Palazzo Corsini (Galleria Nazionale d'Arte Antica)

Lo splendido palazzo quattrocentesco di ambito bramantesco acquisito nel 1700 dai Corsini, che ne affidarono il restauro a Ferdinando Fuga, ospita oggi l’Accademia dei Lincei, l’Orto botanico di Roma nell’area dei giardini e una parte della Galleria Nazionale d’Arte Antica (l’altra è a Palazzo Barberini). Quella del cardinale Neri Maria Corsini è l’unica collezione romana del Settecento ancora integra e conservata negli stessi ambienti che le furono riservati sin dall’inizio, con gli arredi ancora originali.

La visita restituisce agli spettatori lo spirito dell’epoca e ripropone le consuetudini abitative delle famiglie gentilizie di allora. In questa irripetibile atmosfera si ambienta una serie di capolavori indiscussi. Il trittico del Giudizio universale di Beato Angelico, il S. Sebastiano di Rubens, la Madonna della Paglia di Van Dyck, il San Giovanni Battista di Caravaggio, il Trionfo di Ovidio di Nicolas Poussin, la Salomè con la testa del Battista di Guido Reni sono solo alcuni di essi. Il percorso di visita comprende anche le altre sale del palazzo che fu per un periodo la residenza della regina Cristina di Svezia, venuta nella città dei papi dopo aver abiurato il protestantesimo e attorno alla quale si riunì un raffinatissimo cenacolo intellettuale. L’alcova della regina presenta ancora gli affreschi tardo-cinquecenteschi a grottesche.

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Galleria Doria Pamphilj

Tra il Corso e Piazza del Collegio romano, fu la residenza di Camillo Pamphili e Olimpia Aldobrandini, che iniziarono la collezione completata poi nel Settecento dal ramo genovese del casato, i Doria Pamphilj, fino a raggiungere gli attuali oltre quattrocento capolavori. Un salone di ingresso decorato dai grandi paesaggisti del Seicento immette nella Sala da ballo, ancora decorata da parati di seta e quindi alla vera e propria galleria, che vanta capolavori inestimabili. Dalla Maddalena di Caravaggio alla Salomè del Tiziano, dal ritratto di Innocenzo X del Velazquez fino ai paesaggi di Annibale Carracci, Claude Lorrain, Paul Bril e Gaspar van Wittel. Nelle dodici sale della galleria si respira una tale atmosfera di regalità che perfino il khaiser Guglielmo in visita al palazzo in onore dei reali Umberto I e Margherita confessò di non poter offrire nella sua dimora una simile ospitalità.

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Galleria Colonna

Insieme alla Doria Pamphilj quella del cardinale Girolamo I Colonna è la raccolta privata più importante di Roma. Ospitata nel palazzo di famiglia, i cui sontuosi saloni sono decorati con affreschi che narrano le gesta dei diversi componenti, annovera capolavori di grandi maestri dal Quattrocento al Settecento, tra cui Bronzino, Ghirlandaio, Pietro Da Cortona e Annibale Carracci, di cui possiamo ammirare il famosissimo Mangiatore di fagioli. Nell’ala quattrocentesca del palazzo l’appartamento della principessa Isabelle, decorato con affreschi di Pinturicchio, custodisce una raffinata quadreria di maestri nordici (Brueghel il Vecchio, Van Wittel, Dughet). La splendida coffee house, uno dei rari esempi nella capitale, è stata definita “il più delizioso e delicato spazio settecentesco a Roma”.

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Galleria Spada

Lo splendido edificio cinquecentesco che incanta per i pregevoli stucchi di Giulio Mazzoni e che fu restaurato nel Seicento da Francesco Borromini ospita, oltre alla celebre galleria prospettica dello stesso architetto, la collezione del cardinale Bernardino Spada, formata da alcuni capolavori dell’arte italiana del Cinquecento e del Seicento (Guercino, Guido Reni, Artemisia Gentileschi, Orazio Gentileschi solo per ricordare alcuni artisti).

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Galleria Nazionale di Arte Moderna

Una delle più importanti collezioni della pittura italiana fra Ottocento e Novecento esibita nel palazzo progettato da Cesare Bazzani per l’esposizione internazionale del cinquantenario dell’unità d’Italia. Il museo come avanguardia, questa l’idea di Palma Bucarelli, direttrice e soprintendente negli anni in cui la galleria divenne l’istituzione pubblica di maggior spicco nel panorama dell’arte, e iniziò collaborazioni feconde con i musei di tutto il mondo. Artisti italiani di punta (Balla, Burri, Guttuso, De Chirico, Giacometti, Morandi, Sironi, De Nittis, Fattori, Canova, Lega) si alternano ai maestri internazionali (Cézanne, Monet, Mondrian, Van Gogh, Klimt, Pollock, Duchamp, Fontana) in un percorso suggestivo ordinato per artisti o per tematiche.

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Museo di Roma Palazzo Braschi

Ultimo palazzo gentilizio romano, il settecentesco Palazzo Braschi, voluto da papa Pio VI per suo nipote Luigi, è situato nel cuore della Roma rinascimentale e barocca, tra Piazza Navona e Campo de’ Fiori. Recenti lavori di ristrutturazione e restauro hanno restituito l’originale splendore alla maestosa architettura, allo scenografico cortile, ai raffinati stucchi, e valorizzano al meglio lo scalone monumentale realizzato con colonne antiche di granito rosso provenienti da un portico attribuito all’imperatore Caligola, cui pose mano anche l’architetto Giuseppe Valadier. Per la ricchezza e la vastità delle sue collezioni è l’istituzione più significativa per la conoscenza della storia sociale e delle attività artistiche a Roma dal medioevo agli inizi del novecento. Vi si conservano più di centomila opere – tra dipinti, disegni, sculture, incisioni, fotografie, mobili, abiti, ceramiche, carrozze e portantine, elementi architettonici e affreschi. Il nuovo allestimento della sala fotografica del museo prevede l’esposizione di fotografie romane di veduta che accompagnano i visitatori in un viaggio virtuale nell’archeologia e negli scorci più rappresentativi di Roma. La visita del Museo di Roma offre un nuovo approccio alla storia secolare della città, permette di scoprire aspetti inediti della Capitale, i personaggi delle grandi famiglie nobiliari, i luoghi ormai scomparsi.

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Museo Nazionale di Villa Giulia

La splendida villa manierista voluta da Papa Giulio III su progetto di Ammannati, Vignola e Vasari ospita il museo nazionale etrusco. I numerosissimi manufatti, gioielli, corredi funerari ci conducono attraverso la storia del popolo italico che tanto influenzò i romani. Abili maestri di coroplastica e sapienti e inimitabili esecutori nella toreutica, gli etruschi ci hanno lasciato capolavori da sogno.

La celebre statua dell’Apollo di Veio, il sarcofago degli sposi, le decorazioni di terracotta dei templi di Pyrgi e dei Falerii Veteres documentano lo straordinario dialogo tra le popolazioni dell’Italia centrale e la magna Grecia.

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Musei Capitolini

Noto come il museo più antico del mondo, vi si accede dalla piazza del Campidoglio, che Michelangelo rese immortale. Le decorazioni delle stanze ripercorrono la storia della nascita di Roma, la collezione di sculture, con la celeberrima lupa di bronzo che allatta i gemelli, è davvero unica. Nella splendida nuova grande aula vetrata progettata dall’architetto Carlo Aymonino è conservata la statua originale del Marco Aurelio e sono esibite le fondamenta del Tempio di Giove Capitolino, il grande tempio del culto di Stato a Roma, ove erano custoditi i libri sibillini. Dai corridoi dell’antico Tabularium, che conservava le leggi dello Stato (tabulae bronzee), si gode di una vista mozzafiato sul Foro romano.

Alla fine del tour uno spuntino sulla terrazza Caffarelli conclude la passeggiata e offre un’esperienza multisensoriale senza precedenti.

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Museo Nazionale Romano Terme di Diocleziano

In un contesto straordinario in cui si contrappongono il silenzio dei chiostri e delle certose e il caos del traffico metropolitano si insedia questo bel museo, simbolo della continuità tra antico e moderno. Nelle ampie sale delle Terme di Diocleziano, le più grandi mai costruite nel mondo romano, già Michelangelo nel 1562 realizzò la Basilica di S. Maria degli Angeli e dei Martiri Cristiani e diede l’avvio alla realizzazione della Certosa. Gli ambienti delle terme sono stati mantenuti e si possono ammirare nella Basilica, compreso il muro curvilineo che forma la caratteristica facciata concava. L’enorme esedra con gradinate, forse un tempo usata per spettacoli teatrali, fu ricalcata nell’800 da Gaetano Koch nell’omonima Piazza ed è tutt’oggi visibile.

Il Museo vanta una delle collezioni epigrafiche più importanti e ricche del mondo con un patrimonio di circa 10.000 iscrizioni.

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Museo Nazionale Romano Crypta Balbi

È un museo unico nel suo genere, un “museo di se stesso”. Era in origine un vasto cortile porticato annesso al teatro che Lucio Cornelio Balbo, generale di Augusto, fece costruire alla fine del I secolo a.C. Oggi rappresenta un’eccezionale testimonianza dell’evoluzione della società romana e del paesaggio urbano dall’antichità al XX secolo. Gli scavi degli ultimi venti anni hanno infatti portato alla luce una serie di trasformazioni e riusi dello stesso monumento e consentono di ricostruire i costumi sociali e le attività economiche in quel periodo che segna il passaggio dall’antichità al Medioevo.

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Museo Nazionale Romano Palazzo Massimo alle Terme

Sul terreno dove un tempo era edificato il palazzo residenziale di Sisto V, il “papa tosto”, possiamo oggi visitare un museo incantevole che ospita una delle più raffinate collezioni di arte classica romana dall’età della repubblica all’impero. L’Augusto di Via Labicana, La Fanciulla di Anzio, l’Ermafrodita dormiente, la niobide morente, il pugile a riposo e il discobolo Lancellotti sono solo alcuni dei capolavori che il museo offre ai visitatori.

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Museo Nazionale Romano Palazzo Altemps

Fu costruito come residenza di Girolamo Riario, uno dei tanti nipoti di Sisto IV, il papa della Cappella sistina e del ponte omonimo. Edificato su precedenti costruzioni antiche e medievali, di cui ancora oggi sono visibili i resti, in uno dei più evocativi contesti della Roma rinascimentale, il palazzo ospita le collezioni delle famiglie patrizie romane cinque e seicentesche, esibite secondo il gusto antiquario dell’epoca. Negli splendidi saloni, che mostrano ancora gli affreschi originali, si possono ammirare i famosi trono e Ares della collezione Ludovisi, il Galata suicida e la testa di Hera che Johann Wolfgang von Goethe definì la più bella dell’antichità.

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