Antica Roma

Sul terreno su cui sarebbe nata Roma i due fratelli, cresciuti dalla lupa, osservarono il volo degli uccelli: avrebbe dato il nome alla città colui che ne avesse visti in maggior numero. La fortuna favorì Romolo, il quale tracciò quindi il solco con l’aratro sul colle Palatino: era nata la Roma quadrata. Era il 21 aprile del 753 a.C.

Romolo fu il primo re di Roma. Suo padre era Marte, sua madre la vestale Rea Silvia, figlia di Numitore, re di Alba Longa e discendente di Enea, l’eroe greco figlio di Venere che fugge da Troia in fiamme. Tra realtà e mito nasce dunque Roma, destinata a diventare caput mundi per oltre dieci secoli.

Romolo fortificò dapprima il Palatino, dov’era stato allevato, poi ospitò nell’asylum, l’avvallamento tra Campidoglio e Arx, numerose genti, per popolare la città che aveva fondato. Organizzò quindi il celebre ratto delle donne sabine, durante le feste in onore del dio Conso, proprio per agevolare la fusione dei romani con i popoli vicini, che reagirono dichiarando guerra. Così Romolo difese energicamente il Campidoglio dai soldati sabini entrati in città con l’aiuto della vestale Tarpea. Furono le stesse donne rapite a mediare tra i due popoli auspicando la sospensione della guerra. La pace sarà suggellata dalle nozze di Romolo con la nobile Ersilia nonché dall’alleanza tra i due popoli. I sabini si trasferirono sul colle Quirinale e il Campidoglio divenne, anche per la sua straordinaria collocazione tra la pianura del Foro romano, il Tevere e il vicino guado dell’isola tiberina, l’acropoli di Roma e tale resterà nei secoli, luogo-simbolo del potere politico della città fino a oggi.

Please note that from October to February Colosseum and Roman Forum will close at 4:30 PM.

From Jan 8th to March 12th and From Nov 5th to Dec 6th
AM: 9 or 9.30 Starting times available for PRIVATE and SMALL GROUP Tours
PM: 13.00 Starting times available for PRIVATE and SMALL GROUP Tour

Runs: Daily Except the first Sunday of the Month

Private Tours Starting Time can be taylored on clients request

From Dec 7th to Jan 7th;

AM: 8.30 Starting times available for PRIVATE and SMALL GROUP Tours
PM: 13.00 Starting times available for PRIVATE and SMALL GROUP Tours

From March 12th to Nov. 7th

AM: 8.30 Starting times available for both PRIVATE and SMALL GROUP Tours
PM: 14.30 or 15 Starting times available for both PRIVATE and SMALL GROUP Tours

Tour Colosseo, Foro Romano e Palatino

Foro romano e fori imperiali

Il foro romano fu la prima piazza della città, dove si svolgevano attività commerciali e di mercato, si esercitava l’attività politica, si celebravano i culti presso i templi e si amministrava la giustizia nelle basiliche, edifici architettonici che nascono a Roma con queste finalità e che solo in seguito saranno riutilizzati come luoghi di raduno per le comunità religiose.

Qui possiamo ammirare le più belle rovine della Roma antica: i templi di Saturno, dei Dioscuri, di Vesta, del divo Giulio Cesare, la facciata del Tabularium (il primo archivio di Stato romano), la prima sede del Senato. Percorrendo la via Sacra verso l’Arco di Costantino si incontrano ancora altre meraviglie, come la Basilica di Massenzio e il Tempio di Venere e Roma. Ai lati della Via dei Fori imperiali, che nasconde sotto di sé un inestimabile patrimonio archeologico, si possono osservare i resti delle piazze che ogni imperatore, da Giulio Cesare in poi, edificava per celebrare le gesta personali e quelle della propria dinastia. Dai fori di Cesare e di Augusto a quelli di Vespasiano e Nerva fino al foro di Traiano, capolavoro di Apollodoro di Damasco, con la basilica più grande mai costruita a Roma, le due biblioteche e la famigerata colonna coclide. I cosiddetti mercati traianei, tra le opere più riuscite dell’architettura funzionale romana, sono da sempre considerati una delle meraviglie del mondo classico.

Colosseo

Monumento-simbolo di Roma, capolavoro insuperato dell’ingegneria e dell’architettura della Roma imperiale, fu realizzato in soli otto anni e inaugurato dall’imperatore Tito, della dinastia Flavia, nell’80 d.C., sulla lieve depressione che precedentemente ospitava forse il laghetto della domus aurea di Nerone. I festeggiamenti durarono cento giorni, durante i quali battaglie navali (naumachiae), lotte e cacce con animali (venationes) e lotte di gladiatori (munera) si alternarono senza sosta. Poteva contenere 65.000 spettatori, dai senatori alla gente più comune, ognuno con il posto assegnato. Ancora oggi, passeggiando nella cavea, si ha la sensazione di ascoltare le grida dei gladiatori e gli urli terribili della bestie feroci che entravano nell’arena.

I Romani trascorrevano nell’anfiteatro il tempo libero, giornate intere durante le quali non solo si assisteva agli spettacoli, ma si conversava, si giocava a dadi… Insomma, una giornata normale in un luogo di intrattenimento d’eccellenza!

Palatino

Virgilio nell’Eneide ci racconta l’appassionante avventura di quei Greci che, arrivati dall’Arcadia con Evandro e Pallade, colonizzarono uno dei sette colli, il Palatino. E proprio secondo il mito il Palatino fu il colle dove furono allevati Romolo e Remo. Tra storia e leggenda, il Palatino incanta ancora oggi.

Ripercorrendo i luoghi più noti, dal mitico Lupercale alle capanne di Romolo e ai palazzi imperiali, la passeggiata sul colle offre inoltre una vista unica sul Colosseo e sul Foro.

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Tour Campidoglio e musei Capitolini

Campidoglio

Fu il principale centro di potere dell’antichità. Qui, più che in ogni altro luogo, mondo antico e moderno si succedono senza interruzione. Su una cima del Campidoglio si innalzava il Tempio di Giove Ottimo Massimo, centro del culto di Stato romano, in ideale contrapposizione a quello eretto nei pressi di Alba Longa e sacro alle genti latine. Qui i generali romani concludevano i cortei trionfali in segno di devozione e ringraziamento al dio. Sull’altra cima del colle, cosiddetta Arx, sorgeva il Tempio di Giunone Moneta, che custodiva l’antica Zecca di Stato.

Dal Medioevo in poi tutti i poteri si contenderanno l’insediamento capitolino e i papi del Rinascimento affideranno a Michelangelo la progettazione della meravigliosa piazza che tutt’oggi ammiriamo.

Da questo colle si possono godere le vedute più suggestive su Roma antica e moderna.

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Tour terme romane

Luoghi di intrattenimento prediletti dai Romani, le terme offrivano cure per il corpo e sollievo per lo spirito. Qui si svolgevano concerti, letture, colti dibattiti e mostre d’arte. I cittadini romani terminavano il lavoro nelle prime ore del pomeriggio e si recavano alle terme, che aprivano a mezzogiorno, prima del pasto principale. Si iniziava con la ginnastica in palestra, o un’attività sportiva in un campo esterno, per esempio giochi con piccole palle in cuoio, gare di lotta.

Successivamente ci si recava ai bagni attraverso tre stanze, partendo da quella con l’acqua più tiepida fino a quella con l’acqua più calda. Si entrava nel tepidarium, la stanza più grande e lussuosa delle terme: qui si rimaneva un’ora e ci si ungeva con oli.

Poi era la volta del calidarium, stanze più piccole, generalmente costruite sui lati della sala da bagno principale. Infine il laconicum, la stanza finale più calda, riscaldata con aria secca ad altissima temperatura. Dopo la pulizia del corpo e i massaggi, si faceva una nuotata nella piscina del frigidarium. Successivamente, ristorati e profumati, ci si recava nella altre aree delle terme per partecipare alle diverse attività ricreative.

Attualmente si possono visitare:

Terme di Caracalla, tra le meglio conservate e le più grandi dell’antichità.

Terme di Diocleziano, il più grandioso complesso termale mai costruito nel mondo romano. Oggi il sito ospita una delle sedi del Museo Nazionale Romano e la Basilica michelangiolesca di S. Maria dei Santi e dei Martiri.

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Tour Tempio di Adriano, Pantheon e Ara Pacis

Pantheon

Emblema dell’architettura occidentale e modello di ogni edificio a pianta centrale, il Pantheon continua a destare l’ammirazione di tutti, a oltre duemila anni dalla sua costruzione. Prodigio del genio romano, è forse l’unico edificio antico rimasto ancora in funzione. Costruito per volere del generale Agrippa, genero dell’imperatore Augusto, per consacrare la dinastia dell’imperatore, nel tempo ha accumulato su di sé simboli e significati, che rendono oggi unica l’esperienza dei visitatori che ne varcano l’ingresso. Qui nel Rinascimento fu sepolto Raffaello, qui furono accolte le tombe dei re d’Italia.

Ara Pacis (Altare della Pace)

Simbolo della pace augustea, fu eretto tra il 13 e il 9 a.C. per celebrare le vittorie degli eserciti di Augusto in Spagna e in Gallia. L’opera, un recinto quadrangolare a cielo aperto e su podio con un altare all’interno, era interamente realizzata in marmo di Carrara. I rilievi di pregevole fattura che decoravano le pareti interne ed esterne del recinto, in buona parte conservati splendidamente, si possono ammirare ancora oggi.

Tempio di Adriano

Nella zona dell’antico Campo Marzio, nella Piazza oggi detta di Pietra, si possono ammirare i resti del grande Tempio dedicato all’imperatore Adriano dal figlio e successore Antonino Pio. L’edificio, realizzato nel 145 d.C., era al centro di una piazza porticata. Dell’antica struttura ci sono giunte solamente undici delle originarie quindici colonne che formavano uno dei lati lunghi, mentre rimangono solamente i segni dei marmi che la rivestivano. Sono originali anche il livello stradale sul quale poggiava il podio del Tempio, alcuni metri più in basso dell’attuale, e parte della cornice che sormonta le colonne. Nel 1879 i resti furono riutilizzati e inseriti nel palazzo della Borsa e della Camera di Commercio dando vita a uno dei più significativi esempi di riuso storico.

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Mausoleo di Adriano (Castel Sant'Angelo)

Il Mausoleo, oggi Castel Sant’Angelo, è uno dei più grandi monumenti funerari antichi. Ha ospitato le spoglie dell’imperatore Adriano e dei suoi successori fino a Caracalla, come prima il Mausoleo di Augusto aveva accolto le spoglie imperiali di Augusto e della sua gens. Il ponte Elio, oggi ponte S. Angelo, lo collegava al Campo Marzio, l’area destinata ai grandi funerali di Stato. Dopo la morte l’imperatore riceveva la divinizzazione, cioè l’apoteosi, che decretava la sua trasformazione in divus, titolo riservato a coloro che avevano sacrificato la propria vita per il benessere dello Stato.

Il mausoleo viene in seguito inglobato nelle mura di cinta della città e diventa castello quando, nella cupa e tumultuosa Roma del VII secolo, papa Gregorio Magno sale al soglio pontificio in una Roma in preda all’anarchia e alla carestia, dove pochi, sparuti cittadini si aggirano tra le rovine di quella che è stata la capitale del mondo. Durante la processione con la quale il pontefice cerca di invocare la misericordia divina per far cessare una terribile pestilenza il corteo scorge, sopra al mausoleo, la sagoma luminosa di un angelo nell’atto di riporre nel fodero una spada fiammeggiante. Quella sera stessa la pestilenza cessa. Quella sera stessa il mausoleo di Adriano diventa il Castello dell’Angelo.

Dal Quattrocento il Castello divenne una roccaforte inespugnabile, la fortezza dei papi. Celebre la fuga di papa Clemente VII che si rifugia a Castello scappando per il Passetto per sfuggire ai lanzichenecchi durante il Sacco di Roma.

Nel XIX secolo Castello non venne più utilizzato come difesa cittadina ma come carcere politico, cadendo in un grave stato di degrado. Anche durante il Risorgimento servì da carcere politico.

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